La produzione del latte materno vera e propria avviene in media 2 giorni dopo il parto in tutte le donne, è però possibile che ad alcune donne la produzione non si inneschi, ma questa è una condizione “patologica” dovuta probabilmente ad alterazioni ormonali congenite o ad altre cause, per esempio è indispensabile che il neonato venga immediatamente attaccato al seno, per stimolare la produzione di latte.
In generale possiamo dire che tutte le donne hanno la capacità di allattare al seno il proprio piccolo, esistono inoltre alcune strategie per rendere la produzione di latte più efficace in termini di qualità e quantità.
La produzione di latte aumenta tanto più il piccolo succhia dal seno della mamma e le poppate notturne sono quelle che facilitano la produzione di ossitocina che è l’ormone preposto alla produzione del latte; inoltre anche un’alimentazione sana e nutriente, anche un po’ più abbondante del solito, migliora la qualità del latte.
La mammella è nel suo insieme ben più grande della ghiandola mammaria, e questo significa che le dimensioni della mammella non sono in rapporto con la capacità di produrre latte. Mammelle di piccole dimensioni sono capaci di rispondere adeguatamente alle esigenze nutritive del bambino. La ghiandola mammaria è divisa in una decina di settori che drenano il latte prodotto indipendentemente l’uno dall’altro facendolo uscire da forellini separati in cima del capezzolo. Il capezzolo è prominente per orientare il bambino verso la fonte di nutrimento, più che per consentire al bambino di ancorarsi. Infatti, quest’ultimo quando poppa adeguatamente introduce nella bocca non solo il capezzolo, ma anche buona parte dell’areola attorno al capezzolo. L’areola è inoltre dotata di ghiandolette rilevate lungo la sua circonferenza, capaci di rilasciate un liquido che ha azione protettiva (anche antibatterica) nei confronti dell’areola e una funzione di orientamento olfattivo per il bambino in direzione della fonte di nutrimento.
Per favorire la produzione del latte materno, si consiglia di bere per tutto il periodo dell' allattamento, un litro al giorno di una tisana preparata con il seguente mix di erbe: galega, anice, semi di finocchio, foglie di ortica e verbena.
La verbena è conosciuta dalla tradizione popolare ed è stata usata da sempre per le sue qualità galattogoghe; il luppolo, di cui si usano le infiorescenze femminili, oltre ad avere proprietà rilassanti e sedative è ricco di ormoni vegetali che contribuiscono non solo all’aumento della produzione di latte materno ma anche al benessere psicofisico della donna.
Il finocchio è noto per i suoi effetti antispastici e la tradizione popolare lo annovera tra i rimedi che aiutano ad aumentare la produzione di latte materno e, cosa di non poco conto, contribuisce ad evitare le coliche gassose nel lattante.
Allattare richiede un impegno energetico notevole e sottrae alla madre numerose sostanze essenziali. Si può integrare l'alimentazione con il fieno greco, antianemico e tonico del sistema nervoso, o l'alfa alfa (Medicago sativa) ricca in vitamine, aminoacidi, e minerali come ferro, calcio, fosforo, rame, selenio e zinco.
Il fieno greco stimola l’appetito ed è ricco di principi nutritivi come vitamine e sali minerali e fibre. Contribuisce a migliorare la qualità e la quantità del latte.
Le diete vegetariane strette portano una carenza della vitamina B 12, questa andrà assunta dalla madre vegetariana con integratori alimentari specifici.
La Galega, secondo letteratura è utile in caso di: diabete grazie alla presenza del principio attivo galegina che è in grado di abbassare il livello di zuccheri nel sangue. L'erba ha inoltre azione galattagoga (aumento della secrezione lattea durante l'allattamento) e diuretica.
In quanto meccanismo ormonale, la produzione di latte materno è sensibilissima agli stress emotivi. I fiori di Bach possono essere utili per risolvere gli stati d'animo negativi che possono interferire con il suo corretto svolgimento.
- Olive: per recuperare energia e serenità;
- Gentian: per vincere la sensazione di incapacità;
- Mustard: contro gli sbalzi d'umore;
- Crab Apple: se allattare crea diagio, imbarazzo;
- Gorse: se si è scoraggiate.
Integratori:
Spiron e Spiruvit della Biospirulina, Acciaiovis del Dr.Giorgini, Alfrevis del Dr.Giorgini, Fieno Greco di Erbamea, Mamma Più della Linea Decottopia di Gianluca Mech, Neomam di Solgar, Ferronam di Named, Oligo Alfer Plus di Solgar e Polline di Fiori in Grani.