L'Eau de Parfum Vaniglia Kashmir Helan è una fragranza con note Vanigliate Cipriate Muschiate.
La fragranza ha un bouquet raffinato, senza eccessi, che regala CIPRIATA MUSCHIATA note Ambrate
un percorso olfattivo piacevole e armonico partendo dall’intensità della Vanilla pompona*, che conferisce una persistenza avvolgente e vivace, per scivolare nelle note verdi del Basilico sacro e in quelle leggermente speziate dell’Anice stellato.
Il cuore celebra la fantasia e l’originalità del profumo alimentandone la sensualità e il fascino con una calda base legnosa, esaltata dal legno di Sandalo, dal morbido Kashmir** e dal Vetiver di Haiti.
La natura passionale e raffinata si esprime attraverso un persistente boschivo che combina l’eleganza dei legni vivi alla sensualità del balsamo del Tolù, alla carezzevole tenerezza del Legno di Kashmir.
Il legno di Kashmir ha una nota ambrata, morbida, avvolgente, luminosa. Il suo olio essenziale, tra i più antichi della profumeria, accompagna le note orientali con un inconfondibile mood morbido e sensuale.
NOTA DI TESTA
Vanigliata Aromatica.
Baccelli di Vanilla pompona del Messico, semi di Anice stellata, foglie di Tulsi, Basilico sacro dell’India.
NOTA DI CORPO
Legnosa Cipriata Orientale.
legno e radice di Sandalo, radice di Vetiver di Haiti, legno di Palo santo, legno del Kashmir.
NOTA DI FONDO
Ambrata Cipriata Muschiata.
Malto d’Orzo, balsamo del Tolù, note Ambrate.
Il compound si ammorbidisce nel fondo dove l’armonica unione del Muschio bianco con il calore avvolgente dei semi di Ambretta arrotonda e placa il vivace bouquet da cui sprigiona una sensazione di esuberante vitalità.
**Il legno di Kashmir ha una nota ambrata, morbida, avvolgente, luminosa. Il suo olio essenziale, tra i più antichi della profumeria, accompagna le note orientali con un inconfondibile mood morbido e sensuale.
La storia.
La nascita e conoscenza della Vaniglia risale all’epoca dei nativi Totonaco, abitanti della valle Maantla, situata nel golfo della costa messicana, vicino alla città oggi chiamata Vera Cruz.
Gli Aztechi furono i primi a consumare il “tlilxochiti“– letteralmente “ ore nero” ma, in realtà, rappresenta l’intera bacca di Vaniglia come aromatizzante del cacao, poi seguiti da tutt’Europa, dove era aggiunta per rendere più esotico il caffè e altre bevande calde.
Solo dopo l’arrivo dei “conquistadores” spagnoli, verso il 1510, i baccelli furono importati anche in Spagna e, nel 1604 in terra francese, per essere coltivati poi nelle Isole Bourbon – attualmente Isole Rèunion – dalle quali prende nome la varietà della bacca.
Nel 1600 lo speziale della regina Elisabetta I d’Inghilterra pensò che la Vaniglia avesse sufficiente carattere per essere degustata sola: fu così possibile sorseggiarla come infuso.
La Pianta
La Vaniglia, orchidacea dal fusto rampicante simile a una liana, è originaria dell’America Centrale, ma cresce rigogliosa in tutte le regioni con clima umido tropicale, come Madagascar, Indonesia, Uganda, Isole Comore, Tahiti, Papua Guinea, India.
Foglie ellittiche e frutti, impropriamente chiamati baccelli – trattasi infatti, dal punto di vista botanico, di capsule - lunghi circa venti centimetri, dalla consistenza carnosa quando sono immaturi, più affusolati e dal colore marrone scuro quando pronti per la raccolta dell’essenza, caratterizzano la pianta.
Esistono oltre cento specie del genere Vaniglia ma solo 15 di esse sono aromatiche, 3 delle quali utilizzate per estrarre la Vanillina.
La formazione dei baccelli richiede l’impollinazione del fiore da parte di un insetto particolare, un imenottero, ma essendo impossibile trapiantarlo lontano dal Messico occorre procedere manualmente mediante la tecnica di fecondazione artificiale, riuscita la prima volta nel 1861 grazie a un giovane schiavo addetto alle piantagioni.
Dopo la lunga maturazione di circa nove mesi, le bacche di Vaniglia sono sottoposte a un processo di estrazione dell’aroma, i frutti sono dapprima essiccati al sole, quindi riscaldati in un forno e poi immersi in acqua calda. Durante questi trattamenti un glucoside precursore, il Vanilloside, composto privo di odore, si scinde in vanillina e glucosio, permettendo quindi l’estrazione finale della Vanillina, a cui principalmente si deve l’aroma, presente in quantità che può arrivare al 2%.
La Vanillina precipita sotto forma di cristalli bianchi sulla superficie dei baccelli dopo la fermentazione ed è naturalmente contenuta in altre essenze quali il benzoino di Sumatra e del Siam, il balsamo del Perù e del Tolù.
Helan ha pensato di sedurre l’olfatto con la ricchezza energetica e simbolica della Vaniglia, sviluppando un percorso interiore, per ricreare, sulla pelle come nell’aria, sensazioni evocative di luoghi e ricordi intimi.
Un programma ricercato e curato in ogni dettaglio che conquisterà con tre fragranze dalla sensibilità caratteristica, naturalmente in sintonia e armonia con le emozioni di chi le indossa.
A questo splendido fiore profumato HELAN si è ispirata per creare questa straordinaria collezione!
Le Tre Linee Vaniglia originano ciascuna da una nota base derivata da una diversa specie di pianta, ognuna con le proprie peculiarità olfattive e aromatiche.
L’accuratissima selezione delle fragranze è frutto di un grande lavoro di ricerca botanica, classificazione e test olfattivi per un risultato di altissimo livello.
La Vaniglia facilita l’apertura verso il prossimo, dà un senso di pienezza e sicurezza che ci rende più affettuosi e calorosi...ma la proprietà più conosciuta di questa pianta è quella afrodisiaca dovuta al suo legame nella nostra memoria olfattiva con le emozioni sensuali procurate dalla sua nota che ricorda dolciumi, creme e gelati, di cui il dolce aroma ne è l’anima.